La responsabilità sociale dell’azienda nell’employer branding

30 Giugno 2023
4 minuti

La responsabilità sociale è il futuro del business. Secondo il rapporto IBM, a livello globale, il 68% delle aziende considera le attività di RSI come uno degli elementi chiave della strategia di crescita della propria organizzazione. Si tratta di un tema estremamente ampio che può essere realizzato a molti livelli diversi.

Come la CSR si inserisce nella strategia di employer branding

Esaminiamo alcune statistiche. Il 45% degli intervistati accetterebbe di lavorare per una retribuzione inferiore per un’azienda con un’immagine eccellente. D’altro canto, il 44% rifiuterebbe di lavorare con un’organizzazione le cui attività sono caratterizzate da scarsa responsabilità sociale. Al contrario, le aziende che realizzano progetti di RSI di successo hanno un motivo di orgoglio significativo, con l’86% dei dipendenti che dichiara un alto livello di impegno.

La conclusione è semplice: finché un’azienda ha risorse libere, dovrebbe assolutamente destinare un certo budget all’implementazione di attività di CSR. Vale la pena prenderle in considerazione quando si pianifica una strategia di employer branding. Sebbene la CSR sia un campo separato dall’EB, hanno dei punti in comune, uno dei quali è la cultura organizzativa. Esiste un effetto sinergico: se un datore di lavoro gode di una reputazione positiva, i dipendenti sono più propensi a partecipare ai progetti proposti (ad esempio, campagne di beneficenza). A sua volta, l’implementazione di attività di CSR migliora significativamente l’immagine del marchio e il coinvolgimento dei dipendenti aumenta.

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Ambiti di responsabilità sociale

La RSI (Responsabilità sociale d’impresa) va oltre gli obblighi legali di un’organizzazione. La ISO 26000 propone di eliminare la “C” (corporate) dall’acronimo CSR per sottolineare che la responsabilità sociale non si applica solo alle grandi aziende. È un invito alle altre organizzazioni (comprese quelle statali e non governative) a intraprendere attività di questo tipo.

La ISO 26000 identifica 7 ambiti di responsabilità sociale (SR – Social Resposibility). Illustreremo ognuna di loro con esempi di condotta.

Gestione dell’organizzazione

Il modo di gestire un’organizzazione, che comprende aspetti come:

  • Finanza
  • Regolamenti e leggi
  • Struttura dell’organizzazione
  • Processi decisionali
  • Le procedure
  • Strategia di sviluppo

La gestione dovrebbe basarsi sulla considerazione e sul rispetto di ciascuno degli altri sei elementi della responsabilità sociale.

Diritti umani

  • Rispettare i diritti umani internazionali
  • Evitare la complicità consapevole o inconsapevole nelle violazioni di tali diritti
  • Agire per individuare e ridurre le pratiche incompatibili con la Dichiarazione universale dei diritti umani
  • Eliminare i fenomeni della schiavitù e del lavoro minorile
  • Collaborare con soggetti che rispettano i diritti umani
  • Condurre politiche antidiscriminatorie nell’ambiente di lavoro e all’esterno

Le pratiche corrette nei confronti dei dipendenti

  • Rispettare il diritto del lavoro
  • Cercare di soddisfare gli standard internazionali
  • Consentire ai dipendenti di sviluppare le proprie competenze
  • Fornire il miglior ambiente di lavoro possibile e gli strumenti necessari per svolgere il lavoro
  • Promuovere una cooperazione basata sulla collaborazione e sul dialogo
  • Fornire una retribuzione che permette di soddisfare i bisogni primari
  • Garantire la salute e la sicurezza sul posto di lavoro

L’ambiente

  • Monitorare e verificare l’impatto delle attività dell’organizzazione sull’ambiente, la salute e la sicurezza della popolazione.
  • Implementare soluzioni per ridurre gli impatti negativi (ad esempio, l’inquinamento)
  • Aprirsi al dialogo e alla consultazione sulle azioni intraprese, comunicazione trasparente
  • Utilizzare di risorse provenienti da fonti sostenibili
  • Sostenere all’azione pubblica per la tutela dell’ambiente
  • Informare i dipendenti sulle misure che possono mettere in atto da soli

Etica operativa

  • Politica anticorruzione
  • Concorrenza leale (ad es. determinazione dei prezzi dei servizi a livello di mercato)
  • Rispetto dei diritti di proprietà
  • Cooperazione commerciale equa con i fornitori
  • Trattamento equo dei consumatori

I diritti dei consumatori

  • Rispetto del diritto alla privacy (compresa la protezione dei dati personali)
  • Fornitura beni e servizi testati per la sicurezza
  • Parità di trattamento tra tutti i generi
  • Una pubblicità corretta e basata sui fatti
  • Accesso alle informazioni su beni e servizi in modo che il cliente possa decidere con cognizione di causa se approfittare dell’offerta.
  • Promozione del consumo sostenibile
  • Fornitura di un servizio clienti completo (ad esempio, possibilità di presentare un reclamo in conformità con la legge applicabile)

Il coinvolgimento della comunità

  • Collaborazione con la comunità locale
  • Creazione dei nuovi posti di lavoro
  • Fornitura di opportunità di sviluppo delle competenze per gli occupati (compreso l’inserimento di nuovi dipendenti)
  • Sostegno allo sviluppo delle organizzazioni più piccole
  • Sensibilizzazione alla responsabilità sociale
  • Riduzione delle disparità tra regioni economiche e gruppi sociali
  • Promozione dello sviluppo delle competenze e della diffusione di moderne soluzioni tecnologiche
  • Contribuzione allo sviluppo economico

Fonti: PARP | Ricerca CSR | ISO