Quali sono i rischi per un datore di lavoro che non rispetta le norme di salute e sicurezza?
Le norme in materia di salute e sicurezza si applicano a te come datore di lavoro e a tutti i tuoi dipendenti, indipendentemente dal tipo di contratto o dal tipo di lavoro svolto. Ognuno è tenuto a rispettarle per ridurre al minimo il rischio di incidenti di vario tipo sul lavoro. Un aspetto importante della salute e della sicurezza sul lavoro è il miglioramento del comfort lavorativo e la garanzia che i dipendenti siano ogni giorno a proprio agio. Applicare le regole di salute e sicurezza non solo protegge la tua salute e quella dei tuoi dipendenti, ma può anche contribuire a migliorare l’efficienza e la qualità del lavoro.
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Cosa prevede la formazione in materia di salute e sicurezza?
Il documento che fornisce una serie di informazioni e norme su questo tema è il Decreto Legislativo n. 81 del 2008 che riguarda proprio la sicurezza sul lavoro.
Il datore di lavoro che ha scelto un esperto di salute e sicurezza per la propria azienda deve provvedere alla formazione prima di iniziare a lavorare con un futuro dipendente della sua azienda. L’articolo 2087 del Codice Civile definisce con precisione l’obbligo di sicurezza del datore di lavoro: “l’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”.
La formazione ha come obiettivo quello di identificare i vari tipi di pericoli presenti nell’ambiente di lavoro, insegnare ai lavoratori a fornire assistenza in caso di emergenza, acquisire la conoscenza delle normative vigenti e delle regole di sicurezza e salute sul lavoro. I lavoratori imparano anche a svolgere il proprio lavoro in modo sicuro per sé e per chi li circonda.
Il ruolo dell’Ispettorato nazionale del lavoro e le controversie sindacali
È diritto di ogni lavoratore che si accorge di una violazione delle norme eventualmente commessa rivolgersi all’Ispettorato del lavoro, che ha il compito di effettuare un’ispezione per verificare la situazione in materia di tutela della sicurezza. Nel caso in cui l’Ispettorato del lavoro ritenga che ci sia stata una violazione delle norme da parte tua nei confronti del dipendente, questa è punibile con l’emissione di sanzioni amministrative e la fissazione di spese di risarcimento da parte del dipendente.
Ma è questa l’unica sede a cui rivolgersi? Ebbene, no…
L’altra opzione a disposizione del dipendente è quella di rivolgersi al sindacato che, dopo aver indagato sul caso e aver ammesso il diritto del dipendente, ti invia una comunicazione con informazioni sul comportamento non conforme.
Tipi di responsabilità
Le responsabilità in cui si può incorrere per il mancato rispetto delle norme di salute e sicurezza sono:
- Responsabilità contrattuale: come suggerisce il nome, deriva dal contratto in cui è incluso il contenuto della sicurezza in vigore. In questa situazione, la persona che era alle tue dipendenze può chiedere un risarcimento.
- Responsabilità amministrativa: ovvero una violazione del già citato Decreto Legislativo n. 81 del 2008.
- Responsabilità penale: può essere invocata quando, a causa della tua disattenzione, il tuo dipendente subisce danni alla salute o lesioni di vario tipo.
Sanzioni per il mancato rispetto delle norme di salute e sicurezza
Se non rispetti i suddetti obblighi e violi la legge, questo comportamento può costarti da 2.500 a 6.400 euro o una pena detentiva da tre a sei mesi.
Tuttavia, vale la pena sottolineare che, oltre alla multa, esiste la possibilità di un provvedimento di sospensione dell’attività, che viene emesso in caso di ripetute negligenze e violazioni che comportano varie forme di incidenti. La decisione finale in merito spetta alle autorità amministrative, che possono essere d’accordo o meno.